Nascere in montagna: bonus per i comuni con meno di 5.000 abitanti
Il Senato ha approvato un pacchetto di agevolazioni destinato alle aree montane: fondi, sgravi e incentivi per cercare di trattenere i residenti e, perché no, attrarre nuove famiglie, lavoratori e imprenditori under 41. “Un primo risultato concreto e importante”, lo definisce il ministro per gli Affari regionali, Roberto Calderoli, pur di fronte a un Fondo per lo sviluppo delle montagne italiane che, per le opposizioni, è “un sacco vuoto spacciato per svolta storica”.
Per mettere ordine nella definizione di “Comune montano,” arriva un decreto del presidente del Consiglio: una lista da aggiornare annualmente sulla base di altitudine e pendenza. Chi rientrerà nella categoria potrà godere delle agevolazioni, ma il resto del Paese rimane per ora al di fuori della mappa delle attenzioni del governo. Il pacchetto di misure avrà un sostegno economico di oltre un miliardo di euro fino al 2034, con una dotazione annuale variabile.
Una delle misure: Le famiglie che scelgono di far nascere e crescere i figli in piccoli Comuni montani potranno accedere a un bonus per ogni nuovo nato o bambino adottato. Con un tetto di 5 milioni di euro l’anno, il bonus vuole incentivare la natalità in zone spesso colpite da un calo demografico significativo.