L’assemblea pubblica del 20/05/2024 sancisce con successo l’inizio delle iscrizioni alla Comunità Energetica creata l’anno scorso. Dopo l’introduzione del sindaco Pietro Alberti, il sindaco di Rudiano Alfredo Bonetti si è lanciato nella spiegazione di tutte le caratteristiche generali che contraddistinguono una CER, dopo averle contestualizzate nel quadro normativo. Si è parlato del modello di CER scelto dall’ANPCI, ossia l'”associazione non riconosciuta”, che consente un’iscrizione rapida, senza costi, senza vendita di energia e senza investimenti rischiosi. Ogni cittadino è libero di iscriversi e disiscriversi senza obblighi, sanzioni o costi. Un modello a misura di cittadino che si basa sull’installazione degli impianti a carico dei singoli cittadini: l’impianto rimane di proprietà del cittadino (o delle aziende/comuni che lo fanno installare), ma l’energia in avanzo viene immessa nella rete, a disposizione del resto della comunità. Questo significa che se un altro membro della comunità dovesse usare quella stessa energia, tutti i kilowatt scambiati in questo modo sono considerati kilowatt “risparmiati”, cioè non acquistati. Per questo il GSE versa sul conto bancario della CER 13 centesimi per ogni kilowatt virtualmente scambiato. L’ammontare versato dal Gestore viene partito in millesimi, e distruibiti tra i membri della Comunità. La Comunità stessa può decidere di porre alcune variazioni negli algoritmi, per aiutare le famiglie in “povertà energetica”.
La fine del discorso del sindaco Bonetti è stata subito incalzata dalle prime domande dal pubblico, che nonostante la foresta di numeri e norme, si è ritrovato coinvolto e interessato. In seguito il dottor Gregori ha illustrato come potrebbe configurarsi questo modello declinato al comune di Flero, avvalendosi di esempi con dati realistici, attingendo dalle informazioni dell’ISTAT e dal GSE. Diviene quindi facile comprendere che tutta l’energia che oggi non produciamo sul territorio è energia sprecata, e che ogni kilowatt non scambiato sono 13 centesimi di tariffa incentivante a cui rinunciamo.
Anche il pubblico si rende conto che, non essendoci costo di ingresso alla Comunità energetica, anche per un socio dominante (al quale di regola spetterà un pò meno dell’equivalente della sua quota in favore di soci più in difficoltà), non entrare in una CER equivale a rinunciare a incentivi gratis.
L’esortazione del sindaco di Flero a iscriversi è stata la conlusione della serata. L’incontro è giunto alla fine, ma la Comunità Energetica è solo all’inizio.