CEREGNANO (Rovigo): Martedì 11 Giugno 2024 ha avuto luogo alle ore 20.45 presso la Sala Auditorium l’incontro pubblico dal titolo “Comunità Energetica Rinnovabile, una nuova opportunità per la rigenerazione ambientale sociale e umana dei territori”. A introdurre l’assemblea, il sindaco Egisto Marchetti; ad interfacciarsi con i cittadini, Fabio Bellettato Presidente Italia Nostra sezione di Rovigo, Alfredo Bonetti, sindaco uscente di Rudiano, Roberto Gregori responsabile progetto Cer Anpci Associazione Nazionale Piccoli Comuni di Italia, Enrico Neodo esperto ingegnere energetico e Andrea Baldo Consigliere di minoranza primo firmatario Mozione CER nel Comune di Ceregnano.
La CER è una grande occasione per solidarizzare sul tema dell’energia: aderire non solo non comporta costi, ma permette l’accesso alla tariffa incentivante messa a disposizione dal GSE. Questa tariffa è un contributo di 13 centesimi che viene erogato sul conto corrente della Comunità ogni qual volta all’interno della stessa si scambia virtualmente un kilowatt di energia. Uno scambio che deve avvenire tra produttori e consumatori all’interno della comunità. Uno scambio che, essendo ricompensato, favorisce la produzione locale, e come spiegato dal dottor Gregori, “ci evita di andare a comprare il gas da Putin, dall’Algeria o dall’Azerbaigian e il nucleare dalla Francia”.
Il futuro incerto ci imporrà sempre più di saper gestire autonomamente l’energia, e la Cer è un passo importante verso l’indipendenza economica. Ma il dottor Gregori e il sindaco uscente Bonetti non hanno scordato di evidenziare anche la convenienza economica: Ceregnano, essendo un piccolo di comune la cui popolazione si attesta sotto i 5000 abitanti, ha la possibilità di accedere ad un finanziamento a fondo perduto. Ogni cittadini del comune, qualora aderisse alla CER e qualora volesse costruire un nuovo impianto (fotovoltaico ma non solo), ha diritto alla copertura del 40% del costo dell’installazione. Insomma, se normalmente installare un pannello era conveniente, ora lo è ancora di più, perché è possibile recuperare la spesa dopo i primi 4-5 anni su 30 (vita media di un impianto).
Riassumendo, la Comunità Energetica richiede un’adesione gratuita, permette l’accesso ad una tariffa incentivante anche se si è solo consumatori, e consente di accedere ad un finanziamento del 40% nel caso si voglia installare un nuovo impianto; favorisce l’energia rinnovabile, promuove la coesione sociale ed è uno strumento di supporto alle famiglie in povertà energetica. La domanda da porsi, quindi, non è più “perché iscriversi?”, bensì “perché non iscriversi?”.