Comune di Arcore, Via Vincenzo Vela 1 
per maggiori informazione: arcore@cer-anpci.it

Estensione territoriale:

La CER di Arcore si propone di coprire tutto il territorio comunale pari a 9 kmq, sottesi alla cabina primaria identificata con il codice AC001E01414. Per verificare un indirizzo specifico si può consultare il sito del GSE a questo indirizzo: Mappa delle cabine

Stima del potenziale di fonti energetiche rinnovabili sul territorio:
Nel territorio comunale sarà possibile iniziare da subito l’investimento con impianti fotovoltaici. Stiamo valutando anche l’ipotesi di progettare impianti di biomassa e biogas. L’obiettivo e quello di costituire una CER con una taglia di circa di 16 Mwp, che possa coprire circa un terzo dei fabbisogni.
Complessivamente si intende coinvolgere nella CER:
n. 2.682 famiglie, di cui 214 famiglie in povertà energetica;
n. 336 imprese;
n. 17 edifici comunali o comunque destinati a servizi pubblici.
E’ importante trovare, e mantenere nel tempo, un corretto equilibrio tra i consumi delle famiglie e quello delle attività produttive.

Indicazione del numero di utenze potenzialmente attivabili e stima della relativa potenza impegnata e della producibilità annua: 
La Comunità non realizzerà impianti di proprietà.
Aiuterà i soci produttori e prosumer a realizzare i propri impianti, mettendo poi a disposizione l’energia non consumata direttamente degli altri soci della CER.
Complessivamente l’obiettivo è di coinvolgere 3.018 soci.
La produzione complessiva a regima sarà di oltre 17,6 Gwh, ci cui circa il 50% sarà consumato direttamente dai proprietari degli impianti con un risparmio medio diretto di € 0,25 per kwh, per un totale di 2,2 milioni di euro.
Dei 8,8 Gwh immessi in rete stimiamo una quota di energia condivisa dagli altri soci della CER del 60-70% circa.

Proposta di soluzioni impiantistiche o gestionali innovative: 
Gli impianti fotovoltaici saranno provvisti di soluzioni avanzate di monitoraggio che permetteranno agli utenti di tenere traccia della produzione e di eventuali guasti o anomalie impiantistiche. Gli utenti della comunità energetica avranno inoltre la possibilità, grazie al monitoraggio costante di
tutti gli impianti, di essere informati e sensibilizzati ad un uso intelligente dell’energia e di regolare i propri consumi in base all’effettiva disponibilità di energia all’interno della comunità.

Presenza di colonnine di ricarica elettrica:
Sono già preseti sul territorio 3 colonnine di ricarica per auto elettriche.
Se prevede l’installazione di circa 15 nuove colonnine di ricarica collegati agli impianti conferiti in comunità energetica.

Analisi delle prospettive occupazionali e/o formative per la gestione degli impianti a fonti rinnovabili realizzati:
L’installazione, la manutenzione, il controllo e l’elaborazione dei dati relativi ai consumi e alla produzione di energia di un numero così importante di impianti, comporterà sicuramente un aumento delle competenze e dell’occupazione sul territorio.
La CER promuoverà gruppo di acquisto degli impianti privilegiando aziende e professionisti del territorio. Ogni socio potrà comunque scegliere liberamente la dimensione e le caratteristiche dell’impianto.
L’investimento previsto per l’installazione si può valutare in oltre 12,8 milioni di euro , che rappresentano circa il 5% del reddito annuo dichiarato dai residenti nel territorio del comune.

Consistenza ed efficacia degli interventi di efficientamento energetico già realizzati sul patrimonio edilizio dei soggetti pubblici partecipanti:
Il comune installerà impianti fotovoltaici su tutti i propri immobili e ridurrà i costi attraverso l’efficientamento energetico.
Lo stesso verrà chiesto a tutti gli immobili di altri enti pubblici, socio-sanitari e alle associazione del terzo settore.
Il patrimonio pubblico sarà fondamentale nel sistema della comunità energetica perché potrà mettere a disposizione dei soci consumatori che non potranno dotarsi di impianti di energia rinnovabile, tutta l’energia prodotta nei momenti in cui gli edifici pubblici non richiederanno consumo.

Analisi preliminare degli incentivi disponibili applicabili alla proposta presentata:
Scopo primario della comunità energetica è quello di utilizzare ogni kwh prodotto e non consumato direttamente dal proprietario dell’impianto. Mattina o pomeriggio, lunedì o domenica, gennaio o agosto, ogni kwh prodotto sul territorio deve essere consumato sul territorio.
Per fare ciò la comunità deve ricercare il massimo equilibrio tra la curva del consumo e la curva di produzione dell’energia.
Gli incentivi non sono l’obiettivo primario della comunità. L’obiettivo primario è il risparmio del singolo socio attraverso i propri impianti.
In ogni caso gli incentivi saranno completamente distribuiti ai soci, per un  totale di tariffa incentivante complessivo pari 580.800 euro.
Dedotti i costi di gestione, che saranno certamente inferiori al 10%, tutti i ricavi saranno distribuiti direttamente ai soci in base a tre parametri che saranno raccolti attraverso la lettura dei POD dei soci:

• potenza installata
• energia immessa in rete dopo l’autoconsumo diretto
• energia acquistata dalla rete

Attraverso un algoritmo matematico, con parametri autoregolati, verrà definita per ciascun socio su base annua la quota spettante di tariffa incentivante.